La Procura di Palermo ha affidato la riesumazione a un medico legale. Casarrubea e Cereghino: “Ci si augura presto una risoluzione del caso”
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I magistrati hanno aperto l’inchiesta dopo l’esposto presentato da Casarrubea e Cereghino che hanno chiesto alla Procura “di intraprendere un’indagine conoscitiva per accertare l’identità della persona uccisa nel cortile dell’avvocato Di Maria (Castelvetrano), la notte tra il 4 e il 5 luglio 1950, rispondente al nome di Salvatore Giuliano, autore di stragi e omicidi, commessi in Sicilia negli anni che vanno dal 2 settembre 1943 e fino alla data del luglio 1950”.
Secondo Casarrubea e Cereghino “vi sono fondati motivi per ritenere che il cadavere ritratto nel suddetto cortile e nell’obitorio del cimitero di Castelvetrano non siano la medesima persona ritratta
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